Le uve di Sette Vini per sette Grappe: un blend unico

 

7 – Il numero perfetto.

L’Italia è il Paese con il più alto numero di varietà di vitigni al mondo; quelli da cui nascono i sette più rinomati vini italiani, sono stati da noi selezionati per realizzare le sette grappe che costituiscono lo straordinario blend di Gra’it.

PROSECCO

 

Conosciuto dagli Antichi Romani come Pucinum, l’uva Glera, da cui viene ottenuto, è stata molto apprezzata dai Veneziani sin dal XVI secolo. Prevalentemente coltivato in Veneto, è amato in tutto il mondo per il suo carattere secco, ricco di sentori che rimandano ai profumi di pesche bianche, fiori freschi, mela, pera e melone.

AMARONE

 

La vite di Corvina, il principale ingrediente dello squisito Amarone, deve il suo nome al colore scuro del grappolo: nera come un corvo. Coltivata in Valpolicella nel veronese, si caratterizza per un aroma ricco di sapori fruttati, riconducibili in particolar modo alla ciliegia, prugna e ribes nero.

MOSCATO D’ASTI

 

Coltivato in Piemonte, deve le sue origini agli Antichi Greci, i primi a produrre e importare vino. Il nome deriva dal suo aroma “muschiato”, un delizioso blend di note che ricordano lonicera, agrumi, rosa e pesca.

BAROLO

 

Uno dei vini più amati in Italia. I suoi vigneti – Nebbiolo – sono coltivati in Piemonte dal XIII secolo e devono il loro nome al loro tardivo raccolto che avviene quando già iniziano le nebbie autunnali. L’uva di Nebbiolo ha un ricco e complesso sapore che rimanda ai profumi di rosa, ciliegia, tartufo e menta.

BRUNELLO

 

Il vitigno Sangiovese, da cui si ottiene questo rinomato vino, ricorda immediatamente le spettacolari colline toscane, ma anche la storia in quanto fu una delle prime uve coltivate dai Romani che lo chiamavano “Sanguis Jovis”, ossia “Il sangue di Giove”, per la sua nobiltà, forza e aroma fruttato. È il principale ingrediente del Brunello di Montalcino, al quale conferisce il suo caratteristico sapore di ciliegia.

AGLIANICO

 

Dal color rubino, intenso ma ben bilanciato, secco, armonico e morbido all’assaggio. Le sue origini risiedono nel suo nome: Aglianico, dal latino Ellinicus. Importato dai Romani tra il VII e il VI secolo AC, ne fecero largo consumo per produrre il leggendario vino Falernum, bevuto dagli imperatori e decantato dal poeta

latino Orazio.

NERO D’AVOLA

 

È un’uva dalla buccia scura di importanza storica. Prende il nome dalla città siciliana Avola, dalla quale è stata importata tra il VIII e il VII AC dai Greci. Il suo aroma, che richiama il mirtillo ed il ciocciolato, è stato ampiamente apprezzato in tutta Europa.

i 5 step di Gra'it

Fase 1: Fermentazione – La vinaccia viene raccolta in condizioni di massima freschezza dalle cantine e portata in distilleria.

Posta in ambiente controllato, completa efficacemente il suo naturale processo di fermentazione alcolica.

 

Fase 2: Disalcolazione – Durante questa prima fase le vinacce solide nell’alambicco vengono attraversate dal vapore e tenute in continuo movimento per estrarre le sostanze volatili in esse contenute senza rischiare deleterie bruciature delle stesse; si ottiene così un liquido greggio (flemma) a bassa gradazione alcolica in cui sono presenti tutte le componenti dalle quali si potrà ottenere la grappa.

 

Fase 3: Distillazione – Durante questo processo la flemma viene distillata in alambicchi discontinui in cui si separano le componenti volatili in funzione del loro diverso punto di ebollizione. Il “cuore”, ricco di sostanze organoletticamente piacevoli, viene separato dalle “teste” e dalle “code” che sono componenti indesiderate.

 

Fase 4: Filtraggio – Durante questo processo, che costituisce la vera e propria fase di rettifica, la grappa – ovvero il “cuore” precedentemente ottenuto – evolve fattraverso un esclusivo processo di filtraggio e sublimazione che consente di fara acquisire al suo carattere ulteriore finezza.

 

Fase 5: Invecchiamento – L’alchimia del processo produttivo di Gra’it termina con un periodo di invecchiamento di 12 mesi in botti di Rovere di Slavonia, che permette alla grappa di essere denominata “invecchiata” e di acquisire leggere note speziate.

COSA RENDE GRA’IT DIVERSA DALLE ALTRE GRAPPE

 

•  Le vinacce dei sette più rinomati vini italiani che giungono in distilleria in condizioni di massima freschezza per portare l’integrità del loro patrimonio aromatico nell’alambicco;

 

•  Il Sistema Unico Bonollo – inimitabile mix di tecnologia, esperienza e passione – impiegato per ottenere le 7 grappe necessarie a creare il Gra’it blend che è stato sviluppato, perfezionato e testato nel corso di quattro anni di duro lavoro per raggiungere “il perfetto” equilibrio tra vivacità, morbidezza, franchezza e versatilità nel mix;

 

•  Dodici mesi di invecchiamento in botti di rovere per acquisire ulteriore equilibrio e leggere tonalità speziate.

LA BOTTIGLIA DI GRA’IT

 

La Bottiglia che racchiude l’alchimia di Gra’it deriva da uno stampo originale del 1856 che probabilmente riflette la dimensione alchemica di alcuni profumieri veneziani. Venezia ed il Veneto, la terra in cui nasce Gra’it, sono stati grandi protagonisti dell’alchimia italiana e mondiale. Nelle biblioteche veneziane sono conservati i primi esemplari dei più importanti testi alchemici giunti dall’Oriente. Nelle sue botteghe molte arti si sono sviluppate grazie all’alchimia che spazia dalla soffiatura del vetro fino alla profumeria. Per questo abbiamo voluto per Gra’it una bottiglia speciale, che si collegasse direttamente alla grande tradizione alchemica veneta.